mercoledì 31 agosto 2011

Scadenza mensile

Io e mio marito viviamo in affitto, una decisione presa sia per il fatto che non abbiamo figli, sia perchè il posto dove siamo venuti ad abitare non la consideriamo come la zona dove vorremmo vivere per sempre. Cmq, dicevo, viviamo in affitto ed è un bene, visto che da un anno esatto non lavoro e non mi riesce di ricollocarmi lavorativamente grazie alla mia cara EX amica che a tutti quelli che la contattano per le referenze pensa bene di non darne e tutto questo perchè mio marito non le ha dato una ripassatina, (ma questa è un'altra storia), quindi se tre anni fa avessimo acquistato casa, la medesima ora sarebbe in mano alla banca, vista la mia impossibilità attuale nel sostenere un mutuo.
Ma anche vivendo in affitto esistono problemi quando si ha un solo reddito in casa e per giunta sotto la soglia attuale di povertà; uno di questo è PAGARE L'AFFITTO. 
La nostra storia di affittuari è un pò strana in effetti: paghiamo un tot di affitto ma il contratto è stato fatto per la metà dell'importo, il contratto è a nome di un parente del proprietario ma i soldi vanno all'ex moglie del suddetto come mantenimento... Avendo avuto difficoltà di reddito abbiamo dovuto saltare qualche mensilità ed ora, aiutati dai parenti, cerchiamo di versarlo ogni mese anche se non riusciamo a versarlo sempre lo stesso giorno (già che ci passano i soldi non possiamo anche assillarli sul giorno no?). Ma, notare bene, non è il padrone di casa a contestarci la data di pagamento, ne il parente ma la moglie... la quale contrattualmente non c'entra assolutamente nulla... Oggi, la suddetta, ha pensato bene di aspettarci sotto casa e, davanti a tutti i condomini scesi in giardino a prendere un pò di frescura, ci ha fatto notare il ritardo nel pagamento, ad alta voce, tanto da far girare più di un paio di teste... e quello che è bello è che a LEI noi non dobbiamo proprio nulla contrattualmente... Mio marito ha alzato le spalle ed ha continuato per la sua strada, a me invece è montata una rabbia, una frustrazione, un senso di sconfitta enorme... Non se ne riesce proprio a venirne fuori. Dulcis in fondo i miei due colloqui di lavoro della scorsa settimana sono andati benissimo, peccato che uno era a Rimini ed hanno giustamente pensato di assumere una del luogo e l'altro era per una struttura gestita dalla cooperativa dove la mia ex amica è la referente al personale (pensate che mi chiameranno mai?)
Sono sempre più stanca

lunedì 15 agosto 2011

Qualcosa di mio...

Questa notte non ho dormito... ed oggi è stata una giornataccia. Praticamente ho, anzi, abbiamo vegetato sul divano, un pò per il gran caldo (in casa 30 gradi), un pò per la totale mancanza di stimoli. 
Il mio dolce consorte, invece di aiutarmi a risalire l'argine, mi asseconda o, forse, mi imita... Risultato? E' da venerdì pomeriggio che è in ferie ed è da venerdì sera che stiamo vegetando sul divano... non sono nemmeno riuscita a portarlo a dormire in camera... abbiamo anche dormito sul divano. Avevo investito molte aspettative in questo weekend lungo ferragostiano... ed invece eccoci, siamo già a Ferragosto e non abbiamo fatto nulla se non vegetare... 
Sono veramente avvilita e stanca... Avremmo tanto da fare, tanto da dirci... ed invece stiamo così... la casa che fa invidia agli zingari. Avrebbe bisogno di una rassettata generale ma sempre il mio dolce consorte ha riempito il garage e lo studio di scatoloni ed altra roba accatastata (è li da tre anni) e non fa una mossa per risolvere questo empasse... 
Sono veramente stanca. Mi accorgo di aver sempre tirato io la carretta ed ora che la mia depressione si è rifatta viva e mi impedisce di essere il Drago che solitamente sono, Lui non sa prendere le redini e la nostra vita sta andando letteralmente alla deriva...

Sono stanca

venerdì 12 agosto 2011

Un gesto d'amore per i giovani fans la depressione non è una vergogna.

Il disagio della rockstar visto dallo psichiatra Giovanni De Plato, studioso del mal di vivere e della psicopatologia delle emozioni.

"È positivo che una rockstar come Vasco Rossi abbia parlato apertamente del problema dei disturbi mentali. Si tratta di un gesto di amore e protezione nei confronti dei fans, che spesso sono giovani". Giovanni De Plato, professore di psichiatria all'Università di Bologna, commenta così lo sfogo del rocker su Facebook: "Ha contribuito a infrangere un tabù. Spesso, invece, ci si vergogna". Professor De Plato, parlare di questi disagi fa bene? "Vasco Rossi ha lanciato un messaggio dal forte contenuto pedagogico ed educativo. Molte persone colpite da questo tipo di disturbi si vergognano a dirlo. Spesso si sentono sole, emarginate e faticano a rivolgersi ai servizi pubblici. Il fatto che una rockstar abbia esternato quelle emozioni, serve da esempio". Un gesto d'affetto nei confronti dei fan? "Certo, soprattutto verso i più giovani, comunicando che la vita non è fatta solo di successi ma anche da momenti di sofferenza, che si possono superare. Non sono d'accordo con l'articolo scritto recentemente da Francesco Alberoni. Mettere in relazione la droga, il sesso libero e il rock con i concerti di Vasco Rossi, affermando che tutto ciò favorisce l'eccesso, è sbagliato. E soprattutto non è una spiegazione da esperti".Cosa pensa del disagio di Vasco? "C'è la strofa di una sua recente canzone ("Manifesto futurista della nuova umanità", ndr) che spiega a fondo la sua situazione: 'Ho fatto un patto sai/con le mie emozioni/Le lascio vivere/e loro non mi fanno fuori'". Il segreto sta in questo patto? "Bisogna saper vivere le emozioni, conoscerle, controllarle con comportamenti adeguati. La paura, la vergogna, l'abbandono, la separazione provocano stress. Possono essere emozioni "normali" se vissute come un avvertimento. Patologiche quando sono persistenti".E a quel punto serve un aiuto. "I disturbi mentali si possono affrontare e superare anche se colpiscono da molto tempo. L'importante è affidarsi a un medico specialista".E i farmaci? "Se accompagnati da mirate strategie psichiatriche, contribuiscono a risolvere i problemi, ma sono un rimedio parziale, vanno integrati con un appoggio psicoterapico. L'abuso di psicofarmaci è un'altra cosa. Medicinali come gli ansiolitici o gli ipnotici possono avere effetti collaterali. In Italia, ogni anno, si consumano 120 milioni di confezioni. L'abuso può creare dipendenza e assuefazione, diventano vere e proprie droghe.E'preoccupante che questi disturbi colpiscano anche i giovani? "Il fenomeno tra i ragazzi e le ragazze è crescente. Quello che preoccupa è l'analfabetismo, la miseria culturale sulle emozioni. Per questo spero che Vasco Rossi continui a tenere concerti, a scrivere canzoni e a fare musica: oggi è tra i pochi che sanno parlare ai giovani".
(07 agosto 2011)

In vacanza porta il Timo

Difendere il colon, proteggerlo, depurarlo è importante nel periodo estivo. È forse l’organo più a rischio in questa stagione. Aria condizionata alternata a calura, bibite fredde, gelati, sudorazioni finiscono per alterare la flora batterica intestinale con il rischio di assorbire male i cibi, e soprattutto le vitamine e i Sali minerali, così importanti ad agosto. Frequenti proprio questo mese le coliche addominali, le scariche diarroiche alternate a stipsi e quel senso di stanchezza, di affaticamento, di spossatezza che spesso ci rende più faticose le vacanze. Pochi sanno che questi sintomi sono frequentemente legati al malassorbimento, alla colite spastica che si riattiva proprio per le condizioni climatiche. 

Vorrei dare qualche indicazione su piante semplici e diffusissime che dobbiamo prendere l’abitudine di tenere a tavola, perché sono dei veri e propri balsami dell’apparato digerente. 

Serotonina

La serotonina (5-HT) è una triptamina, neurotrasmettitore sintetizzato nei neuroni serotoninergici nel sistema nervoso centrale, nonché nelle cellule enterocromaffini dell’apparato gastrointestinale, principalmente coinvolta nella regolazione dell’umore.
Le più alte concentrazioni di Serotonina si trovano in tre differenti distretti corporei:

Ø  Nella parete intestinale. Le cellule enterocromaffini contengono circa il 90% della quantità totale di Serotonina presente nell’organismo: queste sono cellule derivate dalla cresta neurale mescolate alle cellule mucosali, principalmente nello stomaco e nell’intestino tenue.

Ø  Nel sangue. La Serotonina è presente in elevate concentrazioni nelle piastrine, che la accumulano dal plasma attraverso un sistema di trasporto attivo e la rilasciano in seguito all’aggregazione che si verifica nei siti di danno tissutale.

Ø  Nel sistema nervoso centrale. La Serotonina è un importante trasmettitore del SNC ed è presente in elevate concentrazioni in specifiche aree del mesencefalo.

mercoledì 10 agosto 2011

Vasco Rossi... Un grande

Il 5 di Agosto il mitico Blasco è uscito con questa nota sul suo profilo facebook... e queste parole dimostrano che è stato, è e sarà sempre un GRANDE


Approfitto della vostra pazienza...

In questo periodo in cui l’argomento delle  mie condizioni di salute è salito così prepotentemente alla ribalta, approfitto della vostra pazienza per informarvi che:

Assumo (da tempo) un cocktail di antidepressivi, psicofarmaci, ansiolitici, vitamine e altro , studiato da una equipe di medici, che mi mantiene in questo “equilibrio” accettabile. 
L’equipe è composta da: il dottor Gatti, mio medico di base con velleità da cantautore, il Dott. Giancarlo Boncompagni, primario del reparto psichiatrico dell'ospedale sant'Orsola di Bologna, il Dott. Lucio Loreto, specializzato in omeopatia e milanista, il dott. Beppe Monetti, radiologo, primario della clinica Nigrisoli di Bologna sempre abbronzato , il Dott. Giorgio D'alessandro fisiatra e psicoterapeuta, esperto in agopuntura, massaggio neuromuscolare e ayurvedico specializzato nella terapia del dolore (oltre che campione del mondo di "Sambo" una specie di lotta libera). A questi si è aggiunto il Dott. Paolo Guelfi direttore sanitario della clinica privata VillAlba, splendida persona oltre che serio professionista.
Punto di riferimento, responsabile della gestione e la coordinazione generale, anche nelle situazioni particolarmente serie e complicate, è del Prof. Mario Mastrorilli, chirurgo toracico, medico di grande esperienza, professionista serio e scrupoloso, con una competenza  grande quasi come la sua anima. (trascorre ogni anno qualche mese in africa per curare gratuitamente bambini).
Se sono vivo lo devo a loro e a tutta questa valanga di chimica che assumo.
NON avrei superato tutte le consapevolezze, le sofferenze e la profonda depressione nella quale ero sprofondato nel 2001.

Ho passato un lungo periodo di tempo in cui ogni cosa mi sembrava
li per ricordarmi come la vedevo diversa, prima.
Come mi risultava fastidiosa adesso mentre la trovavo normale e soddisfacente.
E quella  continua sensazione di groppo in gola, di sconsolata tristezza.
Un velo opaco, grigio, su ogni cosa.
Essere di cattivo umore sempre, dalla mattina alla sera, dalla sera alla mattina. Ogni giorno, ogni momento. Per settimane… mesi.   Sempre.

Non avrei nemmeno salutato

V.R.

Quali sono i sintomi della Depressione?

 La depressione si può presentare con diversi sintomi e con varie combinazioni di essi. 

1.      I sintomi principali sono la tristezza, il senso di abbattimento e l'incapacità di provare emozioni piacevoli. A questo in genere si associano la perdita dell'interesse per le attività abituali e l'incapacità a prendere qualsiasi iniziativa o decisione. 

2.      Il paziente è distaccato da ciò che lo circonda (familiari, amici, lavoro), si ritira progressivamente da ogni occupazione e sembra indifferente anche di fronte a situazioni o eventi che normalmente gli davano gioia. In realtà questa apparente indifferenza è fonte di sofferenza interna per il fatto di non riuscire più a provare sentimenti ed emozioni. 

3.      Il paziente depresso non prende più decisioni, tutto gli sembra problematico o non risolvibile e progressivamente sviluppa un senso di incapacità e di inadeguatezza personale. 

4.      In genere si sente in colpa perché non riesce più a svolgere i propri compiti e si considera l'unico responsabile di eventuali problemi familiari. Molto spesso parla di gravi difficoltà economiche che la famiglia si è trovata ad affrontare per causa sua. Talvolta non esistono reali problemi economici e le convinzioni errate del paziente assumono la connotazione di veri e propri deliri di rovina. 

5.      Ad una osservazione esterna il depresso grave appare affaticato, mostra un rallentamento di tutti i movimenti, il viso è triste o indifferente e difficilmente cambia espressione. I colloqui spontanei con chi gli sta accanto divengono rari e, se gli vengono rivolte domande dirette, risponde brevemente. Altre volte invece appare agitato, irrequieto, si muove o cammina continuamente manifestando ansia e tensione. 

6.      Spesso accusa difficoltà di concentrazione e di memoria, disturbi del sonno, riduzione dell'appetito, disturbi gastrointestinali, perdita del desiderio o del piacere sessuale. Il paziente diventa triste, scoraggiato, senza speranza, si disinteressa di ciò che lo circonda e interrompe le attività abituali (lavoro, studio, impegni casalinghi ecc.). Se continua ad occuparsene, afferma di non riuscire a farlo più come quando stava bene o di farlo con estrema fatica. 

7.      Il paziente lamenta infatti riduzione della propria energia fisica, difficoltà nel pensare, nel concentrarsi e nel prendere decisioni. Per questo sviluppa progressivamente la convinzione di non valere, di essere incapace e inadeguato, e prova sentimenti di colpa nei confronti dei propri familiari. 

8.      Quando lo stato depressivo raggiunge una certa gravità il paziente si ritira da ogni attività, si isola dagli amici, trascorre la maggior parte del tempo a letto, non cura più il proprio aspetto o la propria igiene personale. 

9.      L'appetito è generalmente ridotto, il paziente mangia poco o non mangia affatto e dimagrisce talvolta in maniera evidente. Altre volte le abitudini alimentari diventano irregolari, il paziente mangia poco o soltanto particolari tipi di alimenti, non rispetta i pasti principali o mangia frequentemente. Talvolta l'appetito aumenta ed il paziente consuma in particolare cibi dolci. 

10.  Le alterazioni del sonno possono essere varie: in genere il paziente dorme meno e si sveglia molto presto (insonnia terminale), altre volte ha difficoltà ad addormentarsi (insonnia iniziale) o ha frequenti risvegli durante la notte. In altri casi, invece, il bisogno di sonno e il tempo trascorso a letto sono nettamente aumentati. Alcuni pazienti dormono molto durante il giorno e restano svegli durante la notte (inversione del ritmo sonno-veglia). 

11.  Le abitudini sessuali generalmente si riducono per la perdita progressiva dell'interesse, del desiderio e del piacere sessuale. 

Questi sintomi rappresentano le manifestazioni più frequenti della depressione che però si può presentare con un'ampia varietà di forme cliniche e di livelli di gravità. 


tratto da: http://www.oasiblu.com 
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