venerdì 12 agosto 2011

Serotonina

La serotonina (5-HT) è una triptamina, neurotrasmettitore sintetizzato nei neuroni serotoninergici nel sistema nervoso centrale, nonché nelle cellule enterocromaffini dell’apparato gastrointestinale, principalmente coinvolta nella regolazione dell’umore.
Le più alte concentrazioni di Serotonina si trovano in tre differenti distretti corporei:

Ø  Nella parete intestinale. Le cellule enterocromaffini contengono circa il 90% della quantità totale di Serotonina presente nell’organismo: queste sono cellule derivate dalla cresta neurale mescolate alle cellule mucosali, principalmente nello stomaco e nell’intestino tenue.

Ø  Nel sangue. La Serotonina è presente in elevate concentrazioni nelle piastrine, che la accumulano dal plasma attraverso un sistema di trasporto attivo e la rilasciano in seguito all’aggregazione che si verifica nei siti di danno tissutale.

Ø  Nel sistema nervoso centrale. La Serotonina è un importante trasmettitore del SNC ed è presente in elevate concentrazioni in specifiche aree del mesencefalo.

La biosintesi della Serotonina endogena segue una via simile a quella della noradrenalina, con la differenza che l’aminoacido precursore è il Triptofano invece della tirosina. Il Triptofano viene convertito in 5-idrossitriptofano grazie all’azione della triptofano-idrossilasi. Il 5-idrossitriptofano così prodotto viene decarbossilato in Serotonina, per opera dell’aminoacido decarbossilasi. Le piastrine accumulano la Serotonina durante il loro passaggio attraverso la circolazione intestinale, dove la concentrazione locale è relativamente alta. La Serotonina viene spesso immagazzinata nei neuroni e nelle cellule enterocromaffini come co-trasmettitore insieme con vari ormoni di natura peptidica, come la somatostatina, la sostanza P e il polipeptide vasoattivo intestinale.
La degradazione della Serotonina avviene attraverso una deaminazione ossidativa, catalizzata dalle monoaminossidasi, seguita dall’ossidazione ad acido 5-idrossiindocelacetico e dall’enzima Solfotrasferasi che porta alla formazione di Triptamina-O-solfato.



Effetti farmacologici

Ø  Tratto gastrointestinale. La Serotonina determina aumento della motilità intestinale, in parte per un effetto diretto sulle cellule muscolari lisce e in parte per un effetto indiretto di tipo eccitatorio sui neuroni enterici. La Serotonina stimola anche la secrezione di fluidi; inoltre provoca nausea e vomito mediante la stimolazione del muscolo liscio e dei nervi sensoriali nello stomaco. Il riflesso peristaltico, evocato dall’aumento della pressione in un segmento intestinale, è mediato, almeno in parte, dalla secrezione di Serotonina da parte delle cellule enterocromaffini, in risposta allo stimolo meccanico. Le cellule cromaffini rispondono anche alla stimolazione vagale determinando la secrezione di Serotonina.

Ø  Vasi sanguigni. Solitamente ha un’azione contratturante sui grandi vasi. L’attivazione dei recettori della Serotonina dà origine alla vasocostrizione dei grandi vasi intracranici, la cui dilatazione contribuisce all’emicrania.

Ø  Piastrine. La Serotonina causa aggregazione piastrinica e le piastrine che si raccolgono nei vasi rilasciano altra Serotonina. Se l’endotelio è intatto, la liberazione di Serotonina dalle piastrine adese causa vasodilatazione, che permette lo scorrimento del flusso sanguigno; se è danneggiato, la Serotonina causa costrizione e ostacola ulteriormente il flusso ematico.

Ø  Terminazioni nervose. La Serotonina stimola le terminazioni nervose sensoriali nociettive. Se iniettata a livello cutaneo provoca dolore.

Ø  Sistema nervoso centrale. La Serotonina eccita alcuni neuroni e ne inibisce altri; inoltre agisce a livello presinaptico determinando inibizione del rilascio di neurotrasmettitori dalle terminazioni nervose.

Nel SNC la Serotonina svolge un ruolo importante nella regolazione dell’umore, del sonno, della temperatura corporea, della sessualità e dell’appetito. La Serotonina è coinvolta in numerosi disturbi neurologici come l’emicrania, il disturbo bipolare, la depressione e l’ansia.
Alcune sostanze stupefacenti (quali le amfetamine) agiscono su questo neurotrasmettitore, inibendone l’assorbimento. Questo porta ad un accumulo di serotonina nel cervello, generando, per il tempo dell’effetto della sostanza, uno stato di entusiasmo e benessere.
La Serotonina costituisce il freno naturale del riflesso dell’eiaculazione e un basso livello di questo neurotrasmettitore è la causa costituzionale principale dell’eiaculazione precoce.
Proprio a riguardo dell’influenza della Serotonina sulla sfera sessuale, uno studio pubblicato sulla rivista Nature nel 2011 ha dimostrato che topi maschi geneticamente privati delle cellule cerebrali adibite alla sintesi della serotonina, sviluppano un eguale interesse sessuale nei confronti di topi maschi e femmine, tentando nel 50% dei casi di accoppiarsi prima con i maschi e successivamente con le femmine. Se si inietta in questi topi maschi un precursore della Serotonina, dopo mezz’ora ritornano ad accoppiarsi con topi di sesso femminile in via prioritaria.

I recettori della Serotonina sono sette, si trovano nel SNC e periferico, sulla membrana cellulare delle cellule nervose e in altri tipi di cellule. I recettori della Serotonina influenzano vari processi biologici e neurologici come l’aggressività, ansia, appetito, conoscenza, apprendimento, memoria, umore, nausea, sonno e termoregolazione. I recettori della Serotonina sono il bersaglio di una varietà di farmaci e sostanze stupefacenti, tra cui molti antidepressivi, antipsicotici, anoressizzanti e allucinogeni.

2 commenti:

  1. ciao sono sempre io... Non sarà facile che ti liberi di me, sono in piena crisi di sconforto.
    La paroxetina l'ho presa per un lungo periodo.
    Poi sospesa perchè stavo un po' meglio.
    Grazie x la mail, ti scriverò.
    un abbraccio,
    Ale

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  2. Ciao Ale, non ho alcun interesse a lberarmi di te :)))
    Come mai questo sconforto?

    Un abbraccio

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